PENSIERO

La quarta domenica del tempo di Pasqua è tradizionalmente legata alla preghiera per le vocazioni e la liturgia della Parola è dominata dalla lettura di uno stralcio del «discorso del pastore», che consiste nel commento che Gesù stesso fa alla parabola del Buon Pastore. Cristo articola il suo discorso attorno a tre punti: il primo disegna la figura del pastore «buono», indicato dal testo greco con la parola «bello», termine che implica la pienezza del bello, del buono, dell’amore, del giusto e della disponibilità totale, sino addirittura alla morte per il gregge. In contrapposizione il mercenario che, come il lupo, sa soltanto sfruttare il gregge fino alla morte delle pecore per poi andarsene alla volta di qualche altra occasione di guadagno. Un gregge, se guidato da mercenari travestiti da pastori è soltanto votato allo sterminio e alla morte. Il secondo punto tematizza il legame che esiste fra il gregge e il pastore. Fra pecore e pastore c’è un legame di conoscenza profonda, fatta di intelletto, cuore, comprensione, amore, affetto e azione. Neppure le pecore ribelli riescono a scindere il rapporto, anzi, diventano l’ennesima occasione per il pastore di dimostrarsi alla ricerca costante e sempre aperto alla necessità, anche di quelle che al momento sembrano non volerne sapere. È a partire da questo secondo punto che si vede la particolare attitudine della Chiesa all’apertura e alla disponibilità, al desiderio di andare incontro anche a chi è lontano per poter offrire non un riposo temporaneo, ma il ristoro eterno. Il terzo punto si invera alla croce: il dono della vita per il mondo fa di Cristo il Buon pastore che attira tutti a sé radunando il gregge che sovente è disperso per pascoli che non sfamano e acque che non dissetano. Lasciamoci anche noi attirare dalla voce del Buon pastore che chiama, che ci ripete le sue parole di vita e non ci lascia in balia di chi dice parole di morte.

 

 






Papa Francesco
Papa Francesco

Mons. Corrado Sanguineti
Mons. Corrado Sanguineti
Biografia
Nato a Milano il 7 novembre 1964; ordinato sacerdote il 30 ottobre 1988.
E’ stato Pro Vicario Generale della Diocesi ligure, parroco prevosto della Cattedrale “Nostra Signora dell’Orto” in Chiavari, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Mater Ecclesiae” presso il quale è stato docente di biblica, referente diocesano per il progetto culturale e direttore dell’ufficio catechistico.
Eletto vescovo di Pavia il 16 novembre 2015.


IN PRIMO PIANO