Il brano di Vangelo proposto in questa domenica (Lc 5,1-11) comprende le parole rivolte da Gesù a Simon Pietro: “Prendi il largo” (cf. v. 4), in latino “Duc in altum”, espressione che ispirò San Giovanni Paolo II per la lettera scritta alla Chiesa alla fine dell’Anno Giubilare 2000, un grande invito a non avere paura di annunciare il Vangelo a tutti nel nuovo millennio che andava ad incominciare. Di quella lettera, dal titolo Novo Millennio ineunte, riprendiamo qualche frase significativa del paragrafo n. 40, ben valida ancor oggi!
“Nutrirci della Parola, per essere « servi della Parola » nell’impegno dell’evangelizzazione: questa è sicuramente una priorità per la Chiesa nel nuovo millennio. È ormai tramontata, anche nei Paesi di antica evangelizzazione, la situazione di una «società cristiana», che, pur tra le tante debolezze che sempre segnano l’umano, si rifaceva esplicitamente ai valori evangelici. Oggi si deve affrontare con coraggio una situazione che si fa sempre più varia e impegnativa, nel contesto della globalizzazione e del nuovo e mutevole intreccio di popoli e culture che la caratterizza. Dobbiamo rivivere in noi il sentimento infuocato di Paolo, il quale esclamava: «Guai a me se non predicassi il Vangelo!» (1 Cor 9,16).
Questa passione non mancherà di suscitare nella Chiesa una nuova missionarietà, che non potrà essere demandata ad una porzione di « specialisti», ma dovrà coinvolgere la responsabilità di tutti i membri del Popolo di Dio. Chi ha incontrato veramente Cristo, non può tenerselo per sé, deve annunciarlo. Occorre un nuovo slancio apostolico che sia vissuto quale impegno quotidiano delle comunità e dei gruppi cristiani, nel rispetto dovuto al cammino sempre diversificato di ciascuna persona e nell’attenzione per le diverse culture in cui il messaggio cristiano deve essere calato, così che gli specifici valori di ogni popolo non siano rinnegati, ma purificati e portati alla loro pienezza. Il cristianesimo del terzo millennio dovrà rispondere sempre meglio a questa esigenza di inculturazione. Restando pienamente se stesso, nella totale fedeltà all’annuncio evangelico e alla tradizione ecclesiale, esso porterà anche il volto delle tante culture e dei tanti popoli in cui è accolto e radicato, segno della bellezza del volto pluriforme della Chiesa. La proposta di Cristo va fatta a tutti con fiducia. Ci si rivolgerà agli adulti, alle famiglie, ai giovani, ai bambini, senza mai nascondere le esigenze più radicali del messaggio evangelico, ma venendo incontro alle esigenze di ciascuno quanto a sensibilità e linguaggio, secondo l’esempio di Paolo, il quale affermava: «Mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno» (1 Cor 9,22). (NMI,40)